In questa sezione del mio sito potrei raccontarvi un mare di ovvietà.
Potrei dirvi che sin da bambino mi piaceva starmene con i dischi in mano a leggere i testi delle canzoni o a guardare le immagini che trovavo tra le pagine dei libretti dei ciddì e delle cassette.
Potrei anche dirvi che in quegli anni la musica ha iniziato a suggerirmi delle immagini nella testa: a volte – o soprattutto? – erano dei veri e propri film.
Altre volte delle fotografie.
Altre ancora dei disegni.
Il mio cervello ha sempre lavorato in modo sinestetico.
Ma non è forse quel che accade a tutti i bambini?
In questa sezione potrei anche decidere di sfoggiare un elenco di artisti, di titoli di album o di festival in ordine cronologico, potrei scrivere una collana di nomi e di collaborazioni con il solo scopo di farvi morire di noia.
La verità è che non ho molto da dirvi, se non che mi piace trasporre in immagini le idee contenute nella musica. Più di tutto: non desidero avere uno stile tutto mio e non sono un artista.
Nell’interstizio tra i miei occhi e il mio cervello ho un arsenale di estetiche, di mood e di stili: vengono dalle epoche più disparate e tutta questa folla di immagini mi trasforma in un artigiano molto versatile. Ve lo dicevo poco fa, non sono un artista. Sono un grafico e la mia creatività è al servizio degli altri.
Il mio mestiere è realizzare una comunicazione capace di stare all’interno di parametri precisi. Se dovessi immaginare dove va a finire la parola “arte” nel flusso del mio lavoro, la inserirei solo nel momento di brainstorming con il cliente – che brutta parola, il cliente! – perché il mio mestiere si esplicita nelle griglie, negli headline, nel comunicare una cosa che non è legata strettamente all’aspetto artistico ma alla funzionalità. Un poster, un flyer, la copertina di un disco sono tutti prodotti seriali. Non sono quadri. Non sono opere create per una galleria d’arte. Sono oggetti che prevedono di essere stampati in migliaia e migliaia di copie. E per questo devono essere, prima di tutto, funzionali. Ci avevate già pensato, no?
Questo è un esempio: